Tumori della Cute
La pelle è possibile sede di una serie molto vasta di neoplasie rappresentando il 13% di tutti i tumori maligni. Alcuni di questi sono frequentissimi come i carcinomi basocellulari e spinocellulari.
Fra le cause principali l’esposizione ai raggi solari e agli agenti atmosferici. Molte neoplasie cutanee insorgono su veri e propri stati di cancerosi come la cheratosi senile che è tipica dell’età avanzata e colpisce prevalentemente la pelle esposta. La terapia è chirurgica e consiste nell’asportazione della neoplasia con un ampio margine di rispetto, cioè asportando cute sana tutto intorno alla neoplasia.
Ciò comporta molto spesso l’adozione di tecniche di chirurgia plastica (innesti cutanei e lembi) per la copertura del difetto e la riparazione dell’inestetismo che viene prodotto, specie quando la neoplasia è localizzata al volto o in zone scoperte.
Il carcinoma basocellulare non dà metastasi mentre quello spinocellulare può presentare localizzazioni anche ai linfonodi e diffondersi ad altri organi. Un discorso a parte merita il melanoma maligno cutaneo: è un tumore raro (1-2% di tutti i tumori maligni) anche se l’incidenza e la mortalità per melanoma sono raddoppiati negli ultimi vent’anni.
Il 70% dei casi di melanoma è insorto su un neo preesistente. Non tutti i nei sono da considerare a rischio ma i nei displastici sono precursori di alcuni melanomi. Per tale ragione nei soggetti che ne sono portatori è consigliata una visita dermatologica periodica e nei casi dubbi l’asportazione chirurgica completa della lesione e l’esame istologico.
E’ segno iniziale dell’insorgenza di un melanoma la trasformazione del neo: aumento del volume, della pigmentazione, comparsa di prurito, di margini irregolari, di squame, di ulcerazione e sanguinamento. Il melanoma maligno dà frequentemente metastasi a distanza.
La diagnosi precoce consente una terapia adeguata e le migliori possibilità di guarigione. La terapia inizialmente è chirurgica e consiste nell’asportazione ampia della lesione e del linfonodo sentinella che viene individuato mediante iniezione di sostanza radioattiva e/o colorante vitale introno alla neoplasia, prima della sua asportazione.
Nel caso il linfonodo sentinella (che è il primo linfonodo che riceve la linfa del distretto in cui è localizzato il tumore) sia esente da metastasi non è indicata la linfadenectomia (l’asportazione di tutti i linfonodi della stazione linfatica di riferimento).