Tumori della Tiroide
Il cancro della tiroide ha una incidenza di 35-60 casi per milione ogni anno con un rapporto maschi/ femmine di 1:2,5. Sono considerati fattori di rischio le radiazioni ionizzanti (le esposizioni in età infantile aumenta il rischio a basse dosi).
Non è stata dimostrata nell’uomo la carenza iodica come causa di cancro della tiroide. La carenza iodica è invece causa del formarsi del gozzo, l’aumento di volume della ghiandola tiroide, più frequente in alcune regioni dove il gozzo è appunto endemico. Nello 0,5-6% dei gozzi è presente un tumore maligno e il problema è particolarmente importante nei nodi unici che risultano “freddi” alla scintigrafia.
La diagnosi si ottiene soprattutto con l’ecografia della tiroide e l’agoaspirato eseguito su noduli sospetti. L’agoaspirato si pratica con ago sottile, sotto visione ecografica, eseguendo prelievi multipli al centro ed alla periferia del nodulo. Le complicanze sono praticamente assenti ma occorre una notevole esperienza dell’operatore che esegue l’agoaspirato e del citologo che esamina i campioni prelevati: in questo caso si raggiunge il 90% di sensibilità e specificità della metodica.
I falsi negativi variano tra il 3 e il 15% per cui in caso di assenza di cellule neoplastiche i pazienti devono comunque essere seguiti nel tempo ed eventualmente ripetere l’agoaspirato. Nel caso di cisti emorragiche aspirate e che si riformano in breve tempo è indicata l’asportazione chirurgica.
La tirodectomia, parziale o totale, viene eseguita per patologie benigne e maligne. Attraverso un’incisione trasversa alla base del collo, la ghiandola tiroidea viene raggiunta dopo avere sezionato i muscoli nastriformi del collo. I lobi della tiroide vengono così isolati dai muscoli circostanti.
Successivamente vengono isolati, clampati e legati i vasi tiroidei superiori (avendo cura di non danneggiare i nervi laringei superiori). In un secondo tempo dopo avere effettuato la legatura dei vasi tiroidei inferiori, la ghiandola viene separata dai restanti legamenti.
Durante questa fase occorre fare attenzione a non ledere i nn. ricorrenti o le paratiroidi. Qualsiasi linfonodo ingrossato o sospetto va asportato per una biopsia. Se viene eseguita una tiroidectomia totale, l’istmo e i due lobi sono asportati come descritto sopra. E’ importante preservare le paratiroidi. Occorre una meticolosa emostasi prima di suturare i muscoli del collo e i piani più superficiali. Nella tiroidectomia subtotale viene “risparmiata” una piccola quantità di tessuto ghiandolare situata posteriormente. Le clamps sono posizionate sopra la ghiandola ad una “distanza di sicurezza” dalla regione dei nervi ricorrenti.